Non posso essere sola, mi viene a visitare una schiera di ospiti, non sono registrati, non usano la chiave, non han né vesti, né nomi, né climi, né almanacchi, ma dimore comuni, proprio come gli gnomi, messaggeri interiori ne annunciano l'arrivo, invece la partenza non è annunciata, infatti non sono mai partiti.
Emily Dickinson

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sabato 27 novembre 2010

Tra il dire e il fare

   Oggi pomeriggio, parlando con una mia amica, mi sono vista come madre e soprattutto mi sono vista in quello che ero convinta di poter essere come madre e quello che sono realmente.
Sono madre di due maschietti e mentre ero in attesa del primo, nove anni fa, mi dicevo che sarei stata di sicuro un'ottima madre, perché avevo un bagaglio culturale, perché mi sentivo una donna sensibile e altruista, perché avevo sofferto molto la mancanza di parole che, come dice Thomas Mann ti fanno sentire "cittadino del mondo";
parole che infondono fiducia in se stessi e vivono nel cuore anche quando il tempo ci segna i pensieri e le prime rughe ci segnano il  viso!
Invece sono stata uan madre "assente" , troppo presa dai miei problemi, dalla ricerca di equilibrio e quando è nato il secondo figlio le cose in casa sono peggiorate, soprattutto con mio marito e ci sono stati momenti che ho sentito i miei figli come un ostacolo: "senza di loro sarei andata via", questo mi dicevo!
Solo negli ultimi tempi le cose sono cambiate, perché mi accorgo che attraverso un nuovo tipo di approccio sia con me stessa che con loro le cose sono cambiate un po'.
Mio figlio oggi è più collaboartivo, forse perché mi sente vicina, forse perché mi fermo e parlo con lui, perché ascolto i suoi problemi.
Tra il dire e il fare c'è sempre una notevole differenza, tra quelli che erano i miei progetti e le mie speranze e la vita quotidiana, allora ti rendi conto che non ci sono ricette magiche, che i manuali se non toccano le corde del cuore restano solo vuote parole.
Con i figli un po' si è come su una barca: bisogna dirigere le vele a seconda di come e dove soffia il vento.
Ci siamo persi tante cose io e mio figlio però siamo in tempo per recuperare!

venerdì 19 novembre 2010

Che lusso oggi!!!

 Che sarà mai una doccia!!???
Eppure, credetemi, a volte sembra di chiedere un trattamento di bellezza!!!
Le mie doccie sono sempre super veloci e con i bambini, in particolare il piccolino, che chiede di entrare per fare la doccia con me. Mi faccio la doccia ma con la mente sono nella stanza dei bimbi e penso: "cosa stanno facendo"?, "e se si fanno male"??, ecc...quindi faccio finta di non vedere la ricrescita dei peli sulle gambe o sotto le ascelle, magari, mi dico, "i capelli li lavo domani"!!!
Il domani poi diventa dopodomani e a volte sono da rottamare. Non esagero!!!
Invece stamattina mi sono organizzata (organizzarsi per fare una doccia è il colmo!!) e portati i bambini chi a scuola e chi all'asilo sono rientrata subito a casa; solitamente invece mi fermo da mia madre perché il piccolino non fa orario pieno, essendo i primi periodi dopo un po'  vado a scuola anch'io.
Così sono tornata a casa, ho acceso la radio e mi sono fatta una lunga, rilassante, piacevole doccia e tutto il resto che ne consegue!!!
Poi tanto per gradire mio padre è andato a scuola e quindi io sono rimasta comodamente in tuta!!!
Wow...che lusso!!!

lunedì 15 novembre 2010

Un leggero battito d'ali

Ieri sera, rovistando un po' tra le mie carte, ho trovato un quaderno dove appuntavo i miei pensieri mentre ero in dolce attesa del mio primo figlio.
Una tenerezza infinita è stato per me leggere quei pensieri.
Cominciai questo diario tre mesi dopo aver saputo di essere incinta. Qui annotavo i miei pensieri e le mie giornate; un delicato colloquio con un bambino che sentivo appena. Speravo, scrivendo quelle pagine, di sentirmi già mamma, di sentire quello che chiamano "istinto materno". Invece neanche appena nato ho sentito quel trasporto incondizionato. E' stato una sera che il bambino aveva pianto per via delle coliche, che dentro di me ho sentito un malessere profondo per quel pianto innocente al quale io non sapevo porre rimedio. In quell'istante mi sono sentita parte integrante di quella vita così fragile e così bisognosa.
Attraverso quel pianto le nostre vite si sono legate indissolubilmente.
Sono passati quasi nove anni dall'ultima volta che ho scritto su quel diario e pensavo di riprenderlo e di farlo leggere a mio figlio, forse non adesso, ma un giorno, quande sarà più grande.
Attraverso quelle pagine fargli capire le mie paure, la mia ansia di diventare mamma, ma anche la profonda gioia di sentire, nel mio ventre, quel leggero battito d'ali.
 Ancora oggi, dopo tanto tempo, lo ricordo con emozione viva e palpitante.

venerdì 12 novembre 2010

Peperoni ripieni

I miei pasticci
Da mia madre ho ereditato la passione per la cucina.
Trovo che cucinare sia non solo una necessità ma anche un modo per comunicare. Infatti quando sono serena la cucina diventa un esperimento, un compiacermi, un dire, attraverso profumi, quello che sento per la mia famiglia.
Questa ricetta è il ricordo di una piacevole serata trascorsa quest'estate a casa di amici.
Sono dei peperoni ripieni.
Io amo i peperoni, mi ricordano mia nonna, quando la domenica mattina li arrostiva, e svegliandomi, venivo accolta da un profumo che ancora ricordo con affetto e nostalgia.
La ricetta è semplicissima!
Bisogna arrostire i peperoni e poi con pane bagnato nell'acqua, fare un impasto con prosciutto cotto, provola, formaggio grana, un uovo e sale, poi riempire le strisce di peperoni con l'impasto e mettere tutto nel forno con una leggera spruzzata di pangrattato.
E buon appettito a tutti!!!

sabato 6 novembre 2010

Quando la casa dorme

   Questi sono i momenti che amo:
quando i bambini dormono e la casa sembra fermarsi, avvolta nel suo silenzio,
 in questi momenti mi prendo il mio spazio.
Mi occupo di me con più cura, cosa che quando i bambini sono svegli non posso fare, anzi a volte passano giorni prima di fare una doccia con calma, magari con la radiolina accesa, altrimenti sono costretta a doccie super rapide.
Sembra facile essere mamma, e forse lo è, ma ci sono momenti che tutto corre troppo veloce e ci si dimentica di essere donne, allora in questi momenti, mi sento solo donna!!

Il mio piccolo angolo

  Sono contenta di questo piccolo spazio che mi sono creata!!!
Uno spazio per raccontarmi, per parlare della mia faticosa ma gratificante esperienza di mamma e confrontarmi con voi.
Cosa mi aspetto ancora non lo so, l'intento ora è quello di avere uno spazio tutto mio!

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