Non posso essere sola, mi viene a visitare una schiera di ospiti, non sono registrati, non usano la chiave, non han né vesti, né nomi, né climi, né almanacchi, ma dimore comuni, proprio come gli gnomi, messaggeri interiori ne annunciano l'arrivo, invece la partenza non è annunciata, infatti non sono mai partiti.
Emily Dickinson

sabato 18 dicembre 2010

Beautiful Blogger

 
Ringrazio mammapapera e pinkmommy per questo premio che accetto con piacere!
Ora tocca che io dica dieci cose di me, un po' complicato perché dieci cose di me neanche le conosco! scherzo...!!!
1) amo leggere;
2) mi sento sempre inadeguata;
3) mi trascuro troppo, anche se tutti i giorni mi dico: domani mi dedico a me!
4)amo fumarmi una sigaretta sul terrazzo, d'inverno, e sentire l'odore di legna bruciata;
5)non sopporto le persone prepotenti e chi vuole fare il furbo;
6) sono troppo severa con me stessa;
7) amo fare l'amore con mio marito anche se il più delle volte lo butterei giù dalle scale per quanto mi fa incavolare;
8) mi rammarico di non aver mai letto le fiabe ai miei figli...ma posso recuperare!
9) adoro svegliarmi prima di tutti la mattina;
10)la sera, prima di andare a letto devo pulirmi casa...altrimenti dormo male e mi sveglio peggio!

ora andiamo ai dici blog da citare!!
pistacchio e nocciola
mammapapera
la voce del bradipo
la locanda in mezzo alla brughiera
una mamma normale
un viaggio qui..un viaggio là
1sorriso
mamma,moglie, donna
mammamicia
mammanonbasta

garzie alle amiche blogger...e al prossimo premio!!!

giovedì 16 dicembre 2010

Tutti a casa con la febbre!

Più che una casa mi sembra un ospedale:
un giorno si ammala uno il giorno successivo un altro.
Ormai sono settimana che sono in casa, tranne piccole uscite di necessità.
Certo fa freddo quindi è anche un piacere ma in questi giorni, con le feste prossime, diventa quasi una tortura stare in casa.
Allora consoliamoci con un po' di musica, anche perché sono curiosa di postare un video e vedere se mi funziona!

http://www.youtube.com/watch?v=z1rYmzQ8C9Q

mercoledì 15 dicembre 2010

Il profumo dell'inverno

 In questi ultimi giorni fa veramente freddo!
Però devo dire che non mi dispiace questo pofumo che sento fuori: di legna bruciata, di vento profumato di sale.
Questo è l'inverno!!!
Con i suoi silenzi, i suoi tempi lunghi, il suo gelo.
E noi oggi ci facciamo una bella cioccolata calda

martedì 14 dicembre 2010

Il diritto al dialogo

  Il dialogo sembra più una scoperta recente,
ai miei tempi a noi bambini ci veniva detto di stare zitti e alle nostre domande si rispondeva con bugie o verità sbiadite.
Niente di più sbagliato!!
Parlare con i bambini, raccontare loro la verità, certo a misura di bambino, e, soprattutto, permettere loro di chiedere, di intervenire, sviluppare la loro curiosità e fantasia per le cose del mondo!

giovedì 9 dicembre 2010

Genitori, figli e paure

  Il clima di paura che respiriamo in questi ultimi tempi è palpabile: sono troppi i casi di bambini scomparsi e ogni genitore sente su di se il peso di una responsabilità enorme.
I tempi sono decisamente cambiati.Quando ero ragazzina uscivo e mi allontanavo con assoluta libertà, facilitata certo dal fatto di vivere in un piccolo paese, ma quella libertà, quel vivere "in strada",  mi è stato di supporto poi nella vita, favorendo la disponibilità e l'apertura mentale.
Le cose sono cambiate e un genitore adesso si trova nel conflitto di "lasciare" o "mantenere".
Come comportarsi, come non far sentire ai propri figli la paura degli altri?
Perché è vero che non bisogna fidarsi ma è vero anche che non è giusto coltivare diffidenza e paura.

martedì 7 dicembre 2010

Il diritto agli odori

Passeggiare in un bosco o in riva al mare, sentire i profumi giungere dolcemente, scoprire colori e atmosfere, percepire suoni e odori di una natura che è parte integrante di noi e della nostra vita.
Il rispetto per la natura parte da piccole cose;
il profumo di un fiore, l'odore inebriante del mare, la legna bruciata d'inverno.
Ogni profumo una storia, un ricordo, un'immagine.
            
                     

domenica 5 dicembre 2010

E crescendo impari


E crescendo impari che la felicita' non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicita' non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicita' non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicita' e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicita', che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicita', che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicita' lieve.
E impari che la felicita' e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi piu' di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicita'.
E impari che i regali piu' grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicita' anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicita'.

Anonimo

E crescendo impari che la felicita' non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicita' non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicita' non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicita' e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicita', che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicita', che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicita' lieve.
E impari che la felicita' e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi piu' di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicita'.
E impari che i regali piu' grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicita' anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

venerdì 3 dicembre 2010

Dolce e amara

  Quando una maestra ti chiama in orario scolastico per dirti che tuo figlio non vuole fare nulla la prima cosa che pensi è che sia lei che le altre maestre non sono capaci di creare una lezione dinamica e coinvolgente, e come spesso accade di sentirsi disturbate dall'allunno capriccioso; è molto più facile insegnare e mostrare la propria bravura quando sono tutti ubbidienti.
Poi in un secondo momento, non molto distaccato dal primo, pensi alle tue responsabilità: a quanto non sei stata in grado di farti ascoltare da tuo figlio, soprattuto di farti ubbidire.
Perché è sempre difficile con i figli capire la strada giusta da percorre, ogni bambino è una storia a se', e non sai se è giusto essere severa o prediligere una certa duttilità.
Io forse sono stata troppo duttile e mio figlio ne approfitta tutti i giorni, non sono mai stata capace di attuare e portare a termine una punizione, risultando così poco credibile.
Così ora mi tocca, per il bene di mio figlio, cambiare strategia, ammesso di averla mai avuta.
Dolce e amara dovrò essere se voglio farmi rispettare, anche se non so da dove cominciare!!!

mercoledì 1 dicembre 2010

L'albero della vita

                                                        

  L'ho letta oggi e mi è piaciuta molto perché rappresenta bene quello che dovrebbe essere il senso di unita di una famiglia.
La famiglia non è mai solo il nucleo formato da genitori e figli. E' come un grande albero genealogico. I suoi rami sono la mamma, il papà, i bambini, gli zii, i nonni e i bisnonni.   E tutti sono collegati fra loro. Se sboccia un fiore ne gioiscono tutti, se un ramo viene tagliato sanguinano tutti.                                                                                                   
In questo intreccio di relazioni, i nuovi arrivati scelgono i loro punti di riferimento, i modelli a cui ispirarsi. Interagiscono con le altre figure e, per loro, ogni rapporto è una fonte di arricchimento. Ecco perché se, per esempio, il nonno era un gran viaggiatore è possibile che anche il nipote erediti la stessa curiosità per il mondo. I membri di uno stesso gruppo si somigliano, nell'aspetto fisico e nelle predisposizioni e si influenzano. Così se la famiglia è malata tutti i rami sono malati e l'albero soffre, se, al contrario, la famiglia è serena l'albero è forte e rigoglioso.

martedì 30 novembre 2010

Eternamente indecisa

  Oggi pomeriggio sono stata quasi sempre davanti al pc, in particolare qui, in questo spazio, alla ricerca di un template che rappresentasse un po' me.
Non credo di averlo trovato ma questo un po' mi piace, per la sua freschezza e per i suoi colori.
Ne ho visti tantissimi, tutti molto belli, di ognuno mi piaceva una cosa e l'altra no.
Così è anche nella mia vita: sono sempre indecisa. Che si tratti di comprare un paio di scarpe o un detersivo, per non parlare dei bagnoschiuma, lì impiego tempo per scegliere la fragranza che mi piace.
L'incertezza per molti è un difetto, specie in questa società molto programmata e veloce.
Io invece, con i miei tempi lunghi, la mi lentezza, quasi mi sento tagliata fuori!!!
Allora speriamo, come diceva Woody Allen, di avere la saggezza di scegliere bene!

Il diritto a sporcarsi

Consueto appuntamento con l'amica blogger Lory !
Questo di oggi, il diritto a sporcarsi, è forse uno di quelli che amo di più!
Non sono mai stata una di quelle mamme che per non far sporcare i figli gli "impediscono" di rotolarsi sulla sabbia o di mangiare un gelato se sono vestiti di tutto punto!
Eppure ne conosco di mamme che sono più convinta di crescere dei bambolotti che dei bambini con esigenze e desideri che esulano dalle "buone maniere".
ma cosa c'è di più bello di un bambino libero di giocare e quindi anche di sporcarsi?
forse una lavatrice in più, però quanta gioia nei suoi occhi!!

lunedì 29 novembre 2010

Alla finestra!

 Una cosa che amo molto fare è guardare le finestre illuminate la sera, mi piace immaginare la vita degli altri, soprattutto quando viaggiavo in treno, guardavo sempre le finestre illuminate. Mi piace immaginare la vita oltre quei vetri illuminati. Immagino sempre che la vita che si anima in quelle case sia diversa e migliore dalle mia, ne immagino i profumi, i colori, le chiacchiere.
Poi ti accorgi, quando entri in casa di qualcuno o quando qualcuno ti lascia entrare un po' nella sua vita, che le vite, tutte, si assomigliano molto. Tutte in cerca di armonia, di gioia, tutte che attraversano momenti dolorosi o difficili, che muovono passi incerti in questo viaggio complesso che è la vita.
Anche dove il benessere economico mi fa supporre una vita felice poi ti rendi conto che ci sono vuoti interiori che neanche la "ricchezza" può colmare.
Allora ti dici è questa la vita? un rincorrere momenti e istanti di gioia, un affannarsi alla ricerca della felicità?
E mentre penso a tutte queste vite che si intrecciano al mio orizzonte mi dico che forse la felicità, oggi più che mai, è dentro di noi, nei nostri sogni e nei nostri desideri, nelle piccole cose di tutti i giorni, uguali a tutte le case del mondo!

sabato 27 novembre 2010

Tra il dire e il fare

   Oggi pomeriggio, parlando con una mia amica, mi sono vista come madre e soprattutto mi sono vista in quello che ero convinta di poter essere come madre e quello che sono realmente.
Sono madre di due maschietti e mentre ero in attesa del primo, nove anni fa, mi dicevo che sarei stata di sicuro un'ottima madre, perché avevo un bagaglio culturale, perché mi sentivo una donna sensibile e altruista, perché avevo sofferto molto la mancanza di parole che, come dice Thomas Mann ti fanno sentire "cittadino del mondo";
parole che infondono fiducia in se stessi e vivono nel cuore anche quando il tempo ci segna i pensieri e le prime rughe ci segnano il  viso!
Invece sono stata uan madre "assente" , troppo presa dai miei problemi, dalla ricerca di equilibrio e quando è nato il secondo figlio le cose in casa sono peggiorate, soprattutto con mio marito e ci sono stati momenti che ho sentito i miei figli come un ostacolo: "senza di loro sarei andata via", questo mi dicevo!
Solo negli ultimi tempi le cose sono cambiate, perché mi accorgo che attraverso un nuovo tipo di approccio sia con me stessa che con loro le cose sono cambiate un po'.
Mio figlio oggi è più collaboartivo, forse perché mi sente vicina, forse perché mi fermo e parlo con lui, perché ascolto i suoi problemi.
Tra il dire e il fare c'è sempre una notevole differenza, tra quelli che erano i miei progetti e le mie speranze e la vita quotidiana, allora ti rendi conto che non ci sono ricette magiche, che i manuali se non toccano le corde del cuore restano solo vuote parole.
Con i figli un po' si è come su una barca: bisogna dirigere le vele a seconda di come e dove soffia il vento.
Ci siamo persi tante cose io e mio figlio però siamo in tempo per recuperare!

mercoledì 24 novembre 2010

Una donna allo specchio!

   Quando mi guardo allo specchio il riflesso che vedo è  sempre soggettivo, influenzato dall'umore del momento. Quando sono serena lo speccho mi rimanda un' immagine gradevole, in fondo lo specchio  riflette noi stessi e la nostra anima.
Certo gli anni passano e le rughe si notano, anche il corpo non è più quello dei miei vent'anni,
e anche se non sono mai stata vittima della mia immagine e il rapporto con me stessa è molto libero, privilegiando sempre sempre la ricerca interiore, la sostanza più che la forma, mi rendo conto che vedersi gradevoli aiuta molto la fiducia e l'autostima in se stessi, anche se vedersi bene oggi più che mai è per me sentirsi bene!!!
Sentirsi bene per me oggi è cercare di essere me stessa, contro ogni stereotipo di donna;
sentirsi bene è per me oggi il lavoro interiore che sto facendo, che mi permette di conoscermi e di apprezzarmi anche, perché guardo finalmente la mia forza e anche le mie fragilità;
sentirsi bene è per me la consapevolezza di me, il guardami allo specchio e riconoscermi: sono io, con tutto il mio percorso, con tutta la mia voglia di vivere, con tutta la mia passione di donna.
Anche se oggi lo specchio mi rimanda una donna leggermente appesantita, con qualche segno del tempo in bella mostra, con l'addome che parla delle sue gravidanze, io oggi finalmente mi piaccio, ma non perché sono bella...ma perché mi conosco e mi voglio bene!

martedì 23 novembre 2010

I diritti naturali dei bambini: l'ozio

                                                 
Per una come me che cerca sempre di mantenersi impegnata l'ozio assume quasi la valenza di una tortura.
Mille volte mi riprometto, la domenica in particolare,di restare a letto magari anche senza leggere, solo così...semplicemente pigra. E mille volte non ci riesco!!!! Penso di fare questo o quello, magari con l'alibi che i bambini dormono e quindi mi facilito i compiti.
Con questo post, nato da un'iniziataiva della blogger Lory, mi riprometto di considerare l'ozio con occhi diversi: come occassione per ascoltarsi, per fermarsi, per coccolarsi.
Questo non solo per me come mamma e donna ma anche per i miei bambini!
Perché non è vero che solo giocando i bambini si divertono, anche giochi pigri, anche solo chiacchiere vuote, fantasiose, magari seduti sul divano, possono essere una buoan risorsa. Anzi forse stimolano maggiormente la fantasia!!
Allora buon ozio a tutti!!

lunedì 22 novembre 2010

Un (K)nulla a mia suocera!!

Non potevo non cogliere con grande piacere l'idea di questo (K)nulla che credo davvero ogni tanto sia liberatorio, anche se solamente scritto!
Lo dedico alla donna che più non sopporto al mondo: a mia suocera!
Un (K)nulla per te, per la tua invadenza,
per la tua incapacità d'amare e per la tua arroganza !
Non ti sopporto, non sopporto che tu mi chieda sempre se tuo figlio ha mangiato! Ma qui non c'è solo tuo figlio, qui ci sono anche i tuoi nipoti, ci sono io!
Non sopporto che compri le cose che piacciono a tuo figlio, o, peggio ancora, porti sopra una fetta di carne da preparare a LUI, il figlio adorato, ma poi quando ti girano le spalle non ti fai scrupolo a parlarne male, di lui o della tua cara figlia, che da mesi non si fa viva!
Ma chi è che quando non ti senti bene ti cucina, ti lava, ti fa la spesa???
Chi è ??? brutta ingrata!
Ma perché una buoan volta non ti fai da parte e lasci a tua figlio la possibilità di viversi la sua vita???

Oh...grazie all'ideatrice di questa idea..ora mi sento un po' meglio!!!
Al prossimo (K)nulla!!!

domenica 21 novembre 2010

Domenica pigra e un pizzico di nostalgia!!

  Mi piace questa domenica pigra!!!
Per la verità non amo molto la domenica, non so perché, in genere mi mette addosso una leggera malinconia.
Però oggi mi piace!.
Mi piace questo cielo malinconico e questa nostra pigrizia di oggi!
I bambini sono tranquillamente seduti sul divano, cosa a dir poco insolita, e seduta alla mia scrivania,  ascolto musica da you tube!!
Bevo il mio caffè, rito irrinunciabile per me e tra un po' mi metto ai fornelli.
Stasera preparo le pizzette fritte: i miei figli le adorano, per la verità anch'io, mi ricordano molto mia madre, quando impastava il pomeriggio per farci le pizzette e noi aspettavamo con trepidante gioia l'ora di cena.
Forse erano altri tempi perché in casa giravano poche merendine, non come adesso, ma quel gusto dell'attesa lo ricordo come uno dei pochi piaceri della mia infanzia!

questa è la musica che accompagna i pensieri di questa domenica


sabato 20 novembre 2010

L'istante magico

                                                    
"Tutti i giorni, con il sole, Dio ci concede un momento in cui è possibile cambiare ciò che ci rende infelici.
Tutti i giorni fingiamo di non percepire questo momento, ci diciamo che non esiste, che l'oggi è uguale a ieri e identico al domani. Ma chi presta attenzione al proprio giorno scopre l'istante magico: un istante che può nascondersi nel momento in cui infilamo la chiave nella toppa, nell'istante di silenzio subito dopo la cena, nelle mille e una cosa che ci sembrano uguali.
Questo momento esiste: un momento in cui tutta la forza delle stelle ci pervade e ci consente di fare miracoli.
A volte la felicità è una benedizione, ma generalmente è una conquista. L'istante magico del giorno ci aiuta a cambiare, ci spinge ad andare in cerca dei nostri sogni.
Soffriremo, affronteremo momenti difficili, ricaveremo molte disillusioni: ma tutto è transitorio e non lascia alcun segno e, nel futuro, potremo guardare indietro con orgoglio e fede".

L'ho trovata in un mio vecchio diario ma non conosco l'autore, però la condivido con voi perché mi sembra molto propositiva e in tempi come questi che si corre sempre e si guarda solo alla forma delle cose trovo invece buona cosa soffermarsi sulle piccole cose di tutti i giorni!!
Buon fine settimana a tutti!!!

venerdì 19 novembre 2010

Che lusso oggi!!!

 Che sarà mai una doccia!!???
Eppure, credetemi, a volte sembra di chiedere un trattamento di bellezza!!!
Le mie doccie sono sempre super veloci e con i bambini, in particolare il piccolino, che chiede di entrare per fare la doccia con me. Mi faccio la doccia ma con la mente sono nella stanza dei bimbi e penso: "cosa stanno facendo"?, "e se si fanno male"??, ecc...quindi faccio finta di non vedere la ricrescita dei peli sulle gambe o sotto le ascelle, magari, mi dico, "i capelli li lavo domani"!!!
Il domani poi diventa dopodomani e a volte sono da rottamare. Non esagero!!!
Invece stamattina mi sono organizzata (organizzarsi per fare una doccia è il colmo!!) e portati i bambini chi a scuola e chi all'asilo sono rientrata subito a casa; solitamente invece mi fermo da mia madre perché il piccolino non fa orario pieno, essendo i primi periodi dopo un po'  vado a scuola anch'io.
Così sono tornata a casa, ho acceso la radio e mi sono fatta una lunga, rilassante, piacevole doccia e tutto il resto che ne consegue!!!
Poi tanto per gradire mio padre è andato a scuola e quindi io sono rimasta comodamente in tuta!!!
Wow...che lusso!!!

giovedì 18 novembre 2010

L'ansia da frigo vuoto!!!

 Vi capita mai quella voglia di dolce e in casa non trovate nulla???
A me è successo domenica sera, in casa non c'era l'ombra di un dolcetto, di un biscotto, niente...il deserto dei tartari!!!
Vi sembrerò eccessiva ma a me il frigo pieno mi mette sicurezza, ma non si tratta solo di un fatto economico, mi piace l'idea di sapere che è tutto a mia disposizione e che in casa c'è un po' di tutto!
Secondo me ho associato l'idea del frigorifero pieno alla vita di una famiglia. Il frigorifero pieno indica, nella mia testa bacata, una famiglia felice!!!

mercoledì 17 novembre 2010

Il libro del cuore

  Ci sono libri che nella mia vita hanno segnato una svolta, che mi hanno commosso, fatto pensare, piangere.
Libri che conservo gelosamente, di cui ho sottolineato pagine e frasi.
Tra tutti il libro che maggiormente ricordo con affetto è La storia di Elsa Morante, ma anche Il fu mattia Pascal di Pirandello, il primo romanzo "serio" letto a quindici anni dopo un'indigestione di romanzi rosa. Recente è un libro che mi ha lasciato belle vibrazioni.
Kafka sulla spiaggia di Murakami Haruki.


  • "Guardare troppo lontano è un errore. Se uno guarda lontano, non vede quello che ha davanti ai piedi, e finisce per inciampare. Ma anche concentrarsi troppo sui piccoli dettagli che si hanno sotto il naso non va bene. Se non si guarda un po' oltre, si va a sbattere contro qualcosa. Perciò è meglio sbrigare le proprie faccende guardando davanti a sé quanto basta, e seguendo l'ordine stabilito passo dopo passo. Questo, in tutte le cose, è il punto fondamentale."




  • Vi consiglio di leggerlo, è un bel libro!
    E' il vostro di libro del cuore qual'è?? Mi farebbe piacere scambiare pareri!!!

    Raccolgo la sfida di Lory

      Raccolgo con piacere un'idea della blogger piccolalory di scrivere ogni settimana, il martedì, un post legato ai diritti naturali dei bambini (volevo mostrare il manifesto ma non so perché non mi fa fare copia e incolla).
    Questa settimana è dedicato all'ozio.
    L'ozio si diceva un tempo " è il padre dei vizi", sarà!!! ma io lo amo tanto, perché mi permette di rilassarmi, di ascoltarmi, di raccogliere le mie energie.
    Questo vale anche per i nostri bambini. Anche per loro c'è il diritto di oziare, di non fare nulla. Mentre invece cerchiamo di programmare non solo il nostro tempo ma anche quello dei nostri bambini: piscina, calcetto, danza, compiti, televisione, insomma tutto un po' scandito.
    Invece l'ozio, il fermarsi, permette ai bambini anche di annoiarsi e questo non è un male perchè la noia alimenta la fantasia, che sappiamo bene è fondamentale, sia da piccoli che da grandi!

    lunedì 15 novembre 2010

    Ci si perde un po'...per ricominciare!

    Quando si parla di tradimenti in genere si pensa sempre a qualcuno che viene meno alla fiducia reciproca, invece ci sono tradimenti che sono peggiori di quelli fisici.
    Sono quelli che facciamo a noi stesse, tradendo i nostri sogni, le nostre speranze, i nostri desideri.
    Come si sente una donna quando, guardandosi indietro, vede i suoi sogni spenti nel grigio di un quotidiano, se pur rassicurante, ma certo non quello sognato?
    Come si sente quando della sua vita ne vive solo una parte e non si ritrova più nei suoi pensieri, nelle sue parole, nei suoi sogni?
    Si sente persa, smarrita, vuota!
    Così mi sono sentita per tanto tempo e forse ancora adesso un po' mi sento così.
    Una cosa stò facendo, a fatica, mi stò riprendendo la mia dignità di donna, perché solo così posso riguardare la realtà e non tradirmi più.

    Un leggero battito d'ali

    Ieri sera, rovistando un po' tra le mie carte, ho trovato un quaderno dove appuntavo i miei pensieri mentre ero in dolce attesa del mio primo figlio.
    Una tenerezza infinita è stato per me leggere quei pensieri.
    Cominciai questo diario tre mesi dopo aver saputo di essere incinta. Qui annotavo i miei pensieri e le mie giornate; un delicato colloquio con un bambino che sentivo appena. Speravo, scrivendo quelle pagine, di sentirmi già mamma, di sentire quello che chiamano "istinto materno". Invece neanche appena nato ho sentito quel trasporto incondizionato. E' stato una sera che il bambino aveva pianto per via delle coliche, che dentro di me ho sentito un malessere profondo per quel pianto innocente al quale io non sapevo porre rimedio. In quell'istante mi sono sentita parte integrante di quella vita così fragile e così bisognosa.
    Attraverso quel pianto le nostre vite si sono legate indissolubilmente.
    Sono passati quasi nove anni dall'ultima volta che ho scritto su quel diario e pensavo di riprenderlo e di farlo leggere a mio figlio, forse non adesso, ma un giorno, quande sarà più grande.
    Attraverso quelle pagine fargli capire le mie paure, la mia ansia di diventare mamma, ma anche la profonda gioia di sentire, nel mio ventre, quel leggero battito d'ali.
     Ancora oggi, dopo tanto tempo, lo ricordo con emozione viva e palpitante.

    domenica 14 novembre 2010

    Un vestito nuovo per il blog

    Grazie all'amica blogger Madis ho dato una nuova immagine a questo piccolo spazio nato uan settimana fa!
    Mi piace questa grafica, non solo  perché amo le farfalle ma soprattutto mi piacciono i colori, quell'aria un po' stropicciata, un po' nostalgica.
    Il blog in fondo deve rispecchiare l'anima di chi lo scrive, anche se non escludo ulteriori cambiamenti.
    Questo spazio mi stà piacendo sempre di più, mi piacciono le persone che ho incontrato e lo scambio di pensieri che stà nascendo.
    Allora che ve ne pare di questa nuovo vestito del blog???
    Si accettano anche consigli, anzi...sono ben graditi!!!

    venerdì 12 novembre 2010

    Peperoni ripieni

    I miei pasticci
    Da mia madre ho ereditato la passione per la cucina.
    Trovo che cucinare sia non solo una necessità ma anche un modo per comunicare. Infatti quando sono serena la cucina diventa un esperimento, un compiacermi, un dire, attraverso profumi, quello che sento per la mia famiglia.
    Questa ricetta è il ricordo di una piacevole serata trascorsa quest'estate a casa di amici.
    Sono dei peperoni ripieni.
    Io amo i peperoni, mi ricordano mia nonna, quando la domenica mattina li arrostiva, e svegliandomi, venivo accolta da un profumo che ancora ricordo con affetto e nostalgia.
    La ricetta è semplicissima!
    Bisogna arrostire i peperoni e poi con pane bagnato nell'acqua, fare un impasto con prosciutto cotto, provola, formaggio grana, un uovo e sale, poi riempire le strisce di peperoni con l'impasto e mettere tutto nel forno con una leggera spruzzata di pangrattato.
    E buon appettito a tutti!!!

    giovedì 11 novembre 2010

    Giornate così!!!

    Vi capitano mai giorni che vi sentite come sospese su di un'altalena?
    Che sembra di oscillare a seconda del vento che vi sospinge?
    Ricerco nella mia mente un perché di questa sensazione, ma, apparentemente, non sembra esserci nulla.
    La vita, in superfice, sembra sorridere.
    Ci sono i figli, meravigliosi, motivo di gioia e soddisfazione, una casa, un marito, anche se un po' orso, ma comunque un uomo leale e concreto.
    Eppure dentro aleggiano sensazioni di sconfitta, di solitudine, di malinconia.
    Che strana la vita!! Un giorno ti fa volare alto e un giorno ti fa sentire a terra.
    Forse è normale, forse non si può vivere sempre sospesi, ma quella sensazioni di malessere, che sembra anche in sintonia con questa giornata grigia, oggi proprio non so come definirla!
    So che devo vivermela, questo l'ho imparato sulla mia pelle. Inutile far finta di star bene, quando ti senti così devi viverti così come ti senti e aspettare che passi!
    Perché poi passa....!!

    La diversità nell'uguaglianza

    Non sono mai stata una femminista, e soprattutto, mai una di quelle donne che per dimostrare il proprio valore ha fatto "uso" del proprio corpo, e non intendo con questo la prostituzione o altro, ma anche solo ammiccamenti o abbigliamento succinto, cosa che un uomo seppur bello poco può fare.
    Per me la donna è meravigliosa perché diversa dall'uomo, come l'uomo da lei.
    Questa diversità mi piace e dovrebbe essere alimentata: come abbraccia una donna un bambino non potrà mai farlo un uomo, al contempo, come un uomo solleva un masso non potrà mai farlo una donna.
    Ci sono diversità che vanno rispetatte, messe in risalto anche, perché sono belle e sono arricchimento.
    Quello che non mi piace è che ancora oggi una donna viene guardata con diffidenza quando lavora e quando prova a far valere i suoi diritti, ancora oggi una donna è costretta a salti mortali per dimostrare il suo valore, mentre per un uomo sembra quasi normale e scontato.
    Non ci sono valori accentuati in maniera maggiore o minore sia per quanto riguarda le donne che gli uomini.
    Valori, abilità, conoscenze riguardano un bagaglio che ognuno si costruisce nel tempo.
    E' bello che un uomo sia diverso da una donna ma mai che sia superiore e questo anche per la donna!

    Questo post partecipa al blogstorming

    martedì 9 novembre 2010

    Profumo di vita quotidiana

    Amo molto tutto quello che sono profumi, essenze, candele, per la casa.
    Mi piace rientrare in casa e sentire un proumo che un po' sembra dirmi ben tornata a casa, mi piace l'avvolgente aroma dei profumi legnosi, il fresco della lavanda, il delicato profumo del mughetto.
    Anche quando scelgo un detersivo passo minuti agli scaffali dei prodotti per la casa, annuso e riannuso.
    Mi piace la casa con un suo profumo, sembra un po' un biglietto da visita!
    Amo anche i profumi che nascono dalla vita quotidiana, come il profumo del caffè, il soffritto di cipolla, ma trovo molto calorosa una casa con un suo profumo, entrare nelle camere e venire invasi piacevolmente da essenze profumate.
    Per questo natale preparerò dei sacchettini profumati di essenze da regalare, i classici sacchetti profuma biancheria. Trovo più originale fare queste piccole cose che cose acquistate in fretta e un po' impersonali.
    Se avete delle idee dite pure!!!

    lunedì 8 novembre 2010

    Mi sento come nuova!!!

     Era da tempo che non mi occupavo un po' di me, sapete quelle piccole cose come uan maschera al viso, una doccia con più calma, una lettura comodamente stesa sul divano, un tè in pace, senza le urla dei miei scalmanati figlioletti.
    Perché poi quando si è ragazze, magari al primo appuntamento, si è tutte precisine, si esce sempre ben curate. Mi ricordo che quando uscivo con mio marito, ai primi appuntamenti, ero sempre ben curata, facevo uan maschera al viso, mi depilavo, mettevo creme profumate.
    Poi arrivano i figli e tutto cambia, soprattutto il tempo, che di notte, quando non dormono, si dilata, di giorno, invece, corre veloce.
    Stamattina, approfittando del brutto tempo e dei bambini a scuola, mi sono occupata finalmente di me: ho fatto uan maschera all'argilla sul viso, una lunga doccia profumata e poi, tanto per gradire, mi sono depilata.
    che dire care amiche!? mi sento come nuova...
    buon tè a tutte voi che passate da qui!!!

    Pensiero in rosa

    , Ci sono momenti che vorrei scappare!!!
    Non so se a voi capita mai? quella sensazione di sfiducia totale, di smarrimento, di delusione e rabbia insieme!
    A me capita, a volte spesso! Però anche in questi momenti difficili ho imparato a leggere tra le pieghe del giorno, leggere piccole cose che mi fanno stare bene. Che sia il sorriso dei miei bambini, che sia un tramonto, una parola inaspettata, un film divertente.
    Cerco nel giorno, anche quello che mi sembra più brutto, quello che io chiamo "il pensiero in rosa", una luce di colore su giornate grigie e pesanti.
    Una qualità quasi esclusivamente femminile, perché diciamolo pure, siamo noi donne che inventiamo e ricreiamo la realtà: con i nostri occhi, la nostra sensibilità, la nostra capacità di guardare in bello!!

    domenica 7 novembre 2010

    Suocera e nuora: una guerra infinita

       Riflettevo, oggi, mentre lavavo i piatti, al mio matrimonio, ma soprattutto, alla presenza di mia suocera nel mio matrimonio, una donna invadente e prepotente.
    Pensavo a quanto sarebbe stata diversa la mia vita di coppia senza di lei.
    Certo è vero che un matrimonio saldo non può essere minato da nessuno, ma è anche vero che "la goccia scava la roccia" e ogni giorno una situazione di tensione crea sicuramente disagi alla coppia che non può viversi in completa autonomia.
    Osservo la vita di mia cognata, giovane sposa, e alla sua vita in autonomia, e confesso di provarne un po' di gelosia. Una gelosia fraterna ma pur sempre gelosia.
    Penso a come vivono indisturbati e penso a me, continuamente sotto i riflettori.
     Certo è vero anche che molte cose si amplificano per via della mia fragilità della mia incapacità a non sapermi far scivolare le cose, ma come si fa? come si fa a non farsi offendere da esclusioni, parole offensive, intrusioni? io non l'ho ancora capito!!!

    sabato 6 novembre 2010

    Quando la casa dorme

       Questi sono i momenti che amo:
    quando i bambini dormono e la casa sembra fermarsi, avvolta nel suo silenzio,
     in questi momenti mi prendo il mio spazio.
    Mi occupo di me con più cura, cosa che quando i bambini sono svegli non posso fare, anzi a volte passano giorni prima di fare una doccia con calma, magari con la radiolina accesa, altrimenti sono costretta a doccie super rapide.
    Sembra facile essere mamma, e forse lo è, ma ci sono momenti che tutto corre troppo veloce e ci si dimentica di essere donne, allora in questi momenti, mi sento solo donna!!

    Il mio piccolo angolo

      Sono contenta di questo piccolo spazio che mi sono creata!!!
    Uno spazio per raccontarmi, per parlare della mia faticosa ma gratificante esperienza di mamma e confrontarmi con voi.
    Cosa mi aspetto ancora non lo so, l'intento ora è quello di avere uno spazio tutto mio!

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